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La notte di Gigi e Gila

di La Talpa
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Non ha volto, non ha un nome, non ha un presente, forse neanche futuro: è La Talpa, ospite della nuova rubrica settimanale (tutti i mercoledì) di Tuttomercatoweb. Un appuntamento con chi sa ma non può parlare, chi è ma non può apparire: "perché è ora che certe cose, in questo ambiente, qualcuno le dica", ci ha spiegato nel nostro primo contatto, e allora "fuoco ai cannoni". Lontano da ogni influenza, con un registratore davanti alla bocca, senza telefonini, ed una sigaretta tra le dita, ci racconterà ciò che la gente vuole sapere e nessuno gli ha mai raccontato: per paura e/o comodità.

Salve signor... La Talpa, e benvenuto su TMW: allora cos'ha da dirci sul mercato di gennaio?
"E che c'è da commentare, scusate? La solita roba, trita e ritrita: più che il mercato di riparazione, per alcune squadre mi è sembrato il mercato della condanna. Meno male che ci sono, nell'ordine, il geniale Lotito, il mecenate De Laurentiis, il competente Corvino, l'ambizioso Ghirardi, persino lo scatenato Corioni: perché a stare ad aspettare le cosìdette big dalle maglie a righe... facciamo notte".

Partiamo subito con la quarta?
"Sono qui per questo, no? Inutile raccontarci le belle favole del 'tutto va bene': il campionato italiano è in crisi e la responsabilità è di chi ha messo i soldi davanti ai valori tecnici. C'è chi racconta che la legge che limita gli extracomunitari sia stata fatta per tutelare i vivai, per dare flusso alla Nazionale, per far crescere in Italia i Messi del domani; nulla di questo. A me sembra tutto frutto della paura che uno come Rino Foschi prenda davvero l'uomo giusto ad un quarto di quanto vengono pagati certi presunti campioni da queste parti, perché c'è chi teme che Breno possa prenderlo il Corvino di turno sbugiardando i potenti, perché Lavezzi è uno solo e se fossero di più cambierebbe qualche equilibrio di troppo".

Un complotto salva-big
"Non fatemi dire ciò che non intendo: ci mancherebbe anche che qualcuno condizionasse le norme federali. Semplicemente è una constatazione: il calcio italiano ha scelto di vivere di ciò che è, senza un ricircolo di campioni. Pensate che se Milan ed Inter, le uniche a poterselo permettere, avessero voluto stupire al 31 agosto i loro tifosi tesserando Ronaldinho, non avrebbero potuto farlo perché già chiuso da Rivas (e qui ci sarebbe qualcosa da dire, ma forse meglio no) e Pato: vi pare che una Federazione che crei difficoltà ai proprio affiliati nel tesserare un campione simile voglia il proprio bene? Benvenuti nel Campionato delle banane".

Per quale Campionato dovremmo avere maggior invidia?
"E' un momento particolare in cui, ovunque ci giriamo, avremmo l'occasione di imparare: Liga e Premier sono anni luce avanti per stadi di proprietà, norme di sicurezza, merchandising ed organizzazione. Ma anche la Bundesliga è in crescita spaventosa, con il record di spettatori allo stadio, e che impianti; come sottovalutare poi la Ligue 1. Di recente ho sentito dire ad un famoso allenatore italiano, il più famoso e titolato nel Mondo, che il Campionato francese fa addormentare: non vedo da nessun' altra parte la concentrazione di talenti (specie under 20) che c'è Oltralpe, e sentire una frase del genere uscire da una così nobile bocca mi spaventa davvero".

Tornando al suo campo principale, cara Talpa... Come può criticare la Juve, dopo tutto ciò che è stato acquistato?
"Vi giro la domanda opposta: come potete non criticare un mercato da 45 milioni che ha portato solo riserve? Una volta con 24 milioni e Carini arrivavano Cannavaro, Vieira ed Ibrahimovic: oggi si è deciso di puntare su giocatori che dal primo giorno dichiaravano di non sentirsi all'altezza della Juve (vero Almiron?), su altri da una stagione di alti e due di bassi di seguito (chiedete al Chelsea per Tiago), su un valido lottatore come Iaquinta ma che solo in centimetri può non invidiare il 'compianto' Zlatan. Ora si parla di Van der Vaart, di Diego: l'olandese è forse il talento più straordinario che abbia mai visto giocare in tempi recenti, almeno prima degli infortuni che gli hanno rallentato la carriera, mentre il brasiliano quasi stenti a credere abbia 22 anni per la personalità con cui gioca e per le ormai diverse stagioni in cui è nel grande calcio. Non vorrei deludere nessuno, ma se Barcellona, Chelsea e Real Madrid (per non parlare di Milan ed Inter), squadre che seguono i due giocatori, alzeranno la voce, chi pensa che i due 10 finiranno a Torino?"

Ci sta dicendo che i bianconeri stanno vivendo di illusioni?
"Sto dicendo che se si continuerà a pareggiare come col Cagliari, la Champions si allontana e con lei i rinforzi sognati: Alessio Secco lo sa e per questo forse, preoccupato, sta abbassando un po' il profilo. Se anche Amauri detta, come condizione, la qualificazione all'Europa che conta, forse alla Juventus conviene continuare a puntare sull'umiltà: magari sul suo grande (ex?) tifoso Alberto Gilardino, una garanzia fino a Ventimiglia ed un flop poco oltre... Ma a Ranieri, questo potrebbe non pesare come ad Ancelotti: guardate che già nella scorsa primavera era una trattativa praticamente conclusa".

Come dice?
"Vi ricordate il periodo in cui si parlava incessantemente di Buffon al Milan? Bene, la Juventus, che in quel momento aveva gravi problemi con Trezeguet, aveva deciso di puntare su Gilardino, facendo la gioia del padre del giocatore, grande tifoso bianconero".

E poi cos'è successo?
"E' successo quello che non ti aspetti, ovvero che Berlusconi ha bloccato tutto per dar fiducia a Dida, non so se mi spiego. Dopo Atene, Gilardino si è presentato in Via Turati per lamentarsi di non aver giocato, forte di un accordo già raggiunto con i bianconeri da mesi: Galliani si irritò per questa presa di posizione, scottato dall'affare Shevchenko, e fiutando la furbata sparò la richiesta fuori mercato: quei famosi 24 milioni che la Juventus non sapeva proprio dove prendere... A distanza di meno di 12 mesi, quei milioni saranno sì e no 15, e chissà che al Milan non possa interessare qualche ritocco giovane come Palladino, De Ceglie o Criscito".

Roba che scotta... E di Amauri che ci dice: tutti lo vogliono, e chi se lo aggiudica?
"Chi punterà sul brasiliano, non rimarrà di certo deluso: è un Drogba paulista, con due anni e qualche milione in meno, specie di ingaggio. Il Milan in pole da agosto, quando il ragazzo ha chiesto espressamente in prima persona un colloquio con persone del giro Pubblitalia per arrivare al d.g. rossonero Ariedo Braida: i rossoneri non hanno trovato però un acquirente per Gilardino e si sono fidati delle condizioni fisiche di Ronaldo, così l'affare, che aveva costi proibitivi, non è decollato nelle ultime ore del mercato. Ed invece la volete sapere una novità? Amauri la scorsa settimana è stato molto vicino ad andare alla Juventus, già entro il 31 gennaio: avete capito bene, era tutto in stato molto avanzato tra Alessio Secco e Vittorio Grimaldi, agente del giocatore che nel frattempo ha chiuso un buon accordo di sponsorizzazione con una casa di jeans italiana, ma poi è stato tutto frenato dalla mancata cessione di Tiago (da cui sarebbe venuta la contropartita economica per il Palermo), e dallo stesso staff del giocatore, resosi conto con qualche telefonata di essere il più corteggiato in vista della prossima estate. Dall'Inter, invece no: i nerazzurri già un anno fa lo hanno valutato come un doppione di Crespo, Cruz ed Ibrahimovic ed è per questo che hanno puntato su uno sprinter come Suazo. Occhio anche alle spagnole ed a qualche inglese: il Chelsea è lì, vigile come in ogni trattativa d'Europa, ma di punte ne ha fin troppe. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane: per lui è pronto, come si diceva, anche il tesoretto della ditta Cobolli Gigli-Blanc: ma il ragazzo, da quanto mi dicono persone che ben lo conoscono, è uno che punta più alla carriera ed alla gioia di giocare che al vile denaro... Un caso più unico che raro".

Amauri, Gilardino... Mica male come inizio: le risulta qualche altro movimento intorno ai grandi nomi?
"A parte Zambrotta intende? Il passaggio di Gianluca al Milan è cosa fatta, guardate la faccia con cui si è presentato poche settimane fa a Como per una premiazione: gli brillavano gli occhi a sentir parlare di Milan, anche perché troverà un ambiente a lui familiare e magari anche qualche sorpresa".

Lei allude: a cosa? Non ci tenga sulle spine
"Non alludo, racconto. In una squadra che si fregia del titolo di Campione del Mondo, qualche Campione del Mondo in più non fa mai male, in qualsiasi ruolo: ma di questo non voglio parlarvi stasera, è ancora tutto prematuro".

Ed allora per questa settimana può bastare così, signora Talpa: non crede?
"Come volete, la serata è lunga ma voi siete giovani e chissamai, avrete un modo migliore di impiegarla. A presto, dunque. Sperando che La Talpa infastidisca qualcuno: essere scomodi, al giorno d'oggi, è più gustoso che essere solo una faccia di un giro che ormai sento sempre meno mio".

Intervista raccolta da Francesco Letizia e Gianluigi Longari.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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