Inter, tutte le liti di Mourinho

I primi mesi in Italia di Josè Mourinho non sono stati molto sereni, ma forse non poteva essere altrimenti per uno che è rinomato per la sua scarsa diplomazia, e che ha già avuto modo di scontrarsi verbalmente con più di un interlocutore.
Un paio di volte con Ranieri, che secondo il portoghese avrebbe quasi settant'anni e avrebbe avuto parecchie difficoltà con l'inglese ai tempi del Chelsea.
Poi è il turno dell'amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco, secondo il quale il tecnico dell'Inter andrebbe preso a bastonate nei denti a causa di alcune dichiarazioni, rilasciate dopo la sfida tra gli etnei e i campioni d'Italia, che non gli vanno a genio. Il dirigente siciliano in un secondo momento corregge il tiro precisando che sarebbe meglio fargli ingoiare del cemento a presa rapida.

Il lusitano però non si scompone, e a chi gli domanda un commento su Lo Monaco risponde che lui conosce solo il monaco tibetano, il Bayern Monaco, il Principato e il Gran premio di Monaco.
Partecipa alla guerra di Mourinho contro tutti anche l'allenatore del Lecce Mario Beretta, che considera una mancanza di rispetto il fatto che il collega non si presenti in conferenza stampa a fine partita. Il diretto interessato storpia il suo nome in "Barnetta", e gli consiglia di lavorare sulla sua personalità se non ha il coraggio di dirgli certe cose in faccia.
Poi c'è il siparietto con il cronista di Tuttosport Stefano Pasquino, che culmina nella discussione sulla vera entità dello stipendio dello "Special One", che nell'ultima giornata è apparso più nervoso del solito, e ha mostrato segni di insofferenza prima con i tifosi, zittiti dopo il gol di Cruz, poi con i giornalisti televisivi che hanno osato tornare sul tema sempre spinoso del confronto tra lui e il suo predecessore Roberto Mancini.