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...con Emiliano Mondonico

di Raffaella Bon e Gianluigi Longari
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Una stagione storta. Nonostante le aspettative fossero ben altre, la Cremonese di Emiliano Mondonico non è riuscita a centrare la promozione in serie B, ed è dovuta capitolare nella finale dei play off. Conseguenza di questo campionato sfortunato è stato l'esonero dell'esperto tecnico, che ha parlato in esclusiva con Tuttomercatoweb di questa sua esperienza, analizzando anche i temi più caldi degli ultimi giorni.

Come ha preso la notizia dell'esonero?
"Era una notizia che era nell'aria , ne parlavano tutti, ma solo ieri mi è arrivata la raccomandata. Come sempre il diretto interessato lo viene a sapere sempre all'ultimo. All'inizio pensavo fossero solo voci".

Che reazioni ha avuto?
"Dicono che un esonero è come un infarto. Il calcio è fatto anche di questo".

Un incontro con il Presidente in agenda sempre rimandato...
"Ci siamo incontrati tre giorni fa e lui lì mi ha manifestato la volontà di cambiare mister".

Per ora le panchine sono state tutte occupate
"Si ma purtroppo ci sono delle logiche che non possono essere non rispettate. Io ero legato da un contratto e quindi ho preferito rispettarlo. Ora aspettiamo quello che succederà in futuro. Certo che per un allenatore non allenare è molto dura. Fa parte del nostro mestiere anche l'esonero e quindi fa parte del gioco".

Tanti allenatori cambiati, che sono stati anche vincenti, perché?
"Penso che non c'entri a volte vincere o perdere, basti pensare allo stesso Mancini che è stato esonerato dopo aver vinto uno scudetto o a Ballardini che ha trovato la salvezza in extremis. Quindi a volte subentrano altre cause".

Il play off hanno influito sulla scelta?
"Non credo perché il progetto era in tre anni arrivare alla promozione. Certo che poi abbiamo fatto un ottimo campionato e magari non ci si aspettava di perdere proprio all'ultimo. Ma non credo che sia questo il vero motivo".

Mondonico e la Cremonese: è stata una scelta importante a suo tempo...
"Si per me è stata una scelta di un certo tipo e quindi chiaramente è grande l'amarezza".

Rimane qualche rammarico?
"Lo sbaglio un allenatore lo commette chiaro, altrimenti sarebbe troppo semplice fare il giornalista ed essere dall'altra parte commentando gli errori il lunedì".

E' anche il mercato dei direttori sportivi
"Magari sono andati a migliorare.....Zamparini si conosce, magari ha stupito di più il cambiamento di Antonelli con un Cairo più pacato, almeno di solito".

Si aspettava uno strappo tra Antonelli e Cairo?
"I risultati non sono venuti ha pagato prima il mister e poi l'intero staff. Ma per capire la situazione bisognerebbe viverla. Una squadra che al di là del risultato è stata anche cambiata molto, quindi serviva un rodaggio".

Cairo: un Presidente anche direttore sportivo, condivide la politica?
"Penso che chi paga, può fare il Presidente, il ds ed anche il mister. Bisogna essere diretti e franchi, nessuno mette soldi per perderci".

Si aspettava lo strappo Foschi-Zamparini?
"Dipende cosa è successo , come mai è stato cambiato ruolo, offrendo anche la carica di Presidente onorario come Galliani al Milan. Nella logica mi sembra una carica anche prestigiosa".

Come lo vedrebbe a Torino?
"Un personaggio di grande esperienza, con grande entusiasmo. Un matrimonio che potrebbe avere un grande beneficio".

Il mercato è iniziato: considera il Napoli e la Fiorentina le regine, per adesso?
"Sanno dove andare a prendere e lo fanno con programmi precisi. La Fiorentina deve rafforzarsi per la Champions, mentre il Napoli ha sogno della Coppa Uefa".

Prevede in generale qualche colpo di mercato?
"Chiaro che le grandi squadre si muoveranno. Tutto sta a vedere che il colpo di mercato sia anche un colpo mirato e non solo di mercato".

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