Ancona, a rischio il rapporto tra Csi e il club

Tramite un comunicato stampa, il presidente nazionale della Csi Edio Costantini ha reso nota l'intenzione della sua associazione di voler interrompere a fine stagione il rapporto con l'Ancona, in quanto la società dorica "non ha supportato le attività del progetto (nominato Soccer e partito qualche mese fa, ndr) come avrebbe dovuto fare, pur avendo regolarmente percepito gli introiti pubblicitari di cui dispongono solo poche squadre". Costantini ha comunque ribadito, il giorno dopo, che il suo non è affatto da intendersi come un ultimatum: "Non potevamo non far sapere la nostra posizione, perchè quando abbiamo presentato il Progetto Soccer l'impatto mediatico è stato enorme e adesso la gente, giustamente, ci chiede perchè non è ancora decollato".
La famiglia Schiavoni, proprietaria del club, si è riservata di adire le vie legali. Intanto una risposta è arrivata da un componente del Cda della società biancorossa, Alessandro Fassina: "Noi vogliamo andare in serie B anche se questo obiettivo non era tra quelli iniziali, ma nessuno di noi ha mai detto o pensato di tirarsi indietro.

Conosciamo perfettamente i termini dell'operazione e gli accordi presi, ma non c'è nessuna fretta da parte nostra. Il Csi ha un alto profilo sportivo, deve dirci qual è il suo ruolo e noi diremo qual è il nostro. Ma questo andrà fatto a giugno, soprattutto perchè la stagione è partita con la programazione fatta dagli Schiavoni e la squadra è stata impostata da Marcaccio e Monaco".