Italia-Ucraina: Donadoni sceglie Iaquinta, Di Natale e Perrotta

Ha raggiunto il gruppo solo dopo l'abbandono forzato di Luca Toni, e stasera a Kiev sarà titolare. Strano destino quello di Vincenzo Iaquinta. Contro l'Ucraina toccherà proprio a lui, anche se Donadoni è stato abile a mischiare le carte, provando tutti i tre gli attaccanti a disposizione, ieri, nell'allenamento decisivo. Lucarelli e Inzaghi speravano quanto lo juventino di trovare un posto nell'undici di partenza. Non sono gli unici a essere delusi: rispetto alla partita con la Francia non ci sarà questa sera neanche Del Piero, bocciato, e c'era da aspettarselo, dopo i fischi dal pubblico di San Siro alla sua uscita dal campo, sabato contro la Francia.

Il ct ha pronta una piccola rivoluzione rispetto al magro pareggio di San Siro. Si cambia modulo, innanzitutto. L'Italia scenderà in campo con il 4-2-3-1. Davanti a Buffon, gli stessi quattro che hanno affrontato i bleu: Oddo, Cannavaro, Barzagli e Zambrotta. A centrocampo mancherà, com'è noto, lo squalificato Gattuso. Il ct ha scelto di schierare due uomini, Pirlo e De Rossi, davanti alla difesa. Sulla destra confermato Camoranesi, Perrotta va al centro mentre a sinistra giocherà Di Natale.

Quel che è certo è che si tratta di una partita da non fallire. Dopo la brutta prestazione offerta sabato contro la Francia, l'Italia deve fare bottino pieno contro Sheva (che probabilmente sarà in panchina) e compagni, reduci anch'essi da un pareggio, quello di Tbilisi contro la Georgia, che ha scatenato feroci critiche contro il commissario tecnico Blokhin. Nella classifica del girone B, l'Ucraina ha 4 punti meno dell'Italia (terza a quota di 17, dietro la Francia, che ne ha 19, e la Scozia, a 18), ma ha una partita in più da giocare. Tutte le speranze di qualificazione dei nostri avversari di stasera dipendono dall'esito di questa attesissima sfida, remake del quarto di finale dei Mondiali di Germania: l'Ucraina deve vincere per forza. Anche noi, verrebbe da aggiungere, dato che sarebbe alquanto rischioso accontentarsi di un pareggio nella speranza (seppur molto probabile) che la Francia, intanto, faccia risultato con la Scozia.