Vagner, il brasiliano che Zeman volle alla Roma
Il 16 Luglio del 1997, in una Trigoria praticamente deserta, viene presentato ai tifosi della Roma un nuovo arrivo: il suo nome è Nunes Rogerio Vagner, è un centrocampista brasiliano, nato a Bauru 24 anni prima. Ha esordito nell'Uniao Sao Joao, per poi "esplodere" nel Santos, nel quale ha disputato tre stagioni collezionando complessivamente 33 presenze. Il giorno della conferenza stampa, il presidente Sensi ci tiene a mettere le mani avanti: "E' un giocatore richiesto espressamente da Zeman". Lo ha portato in Italia il procuratore Ze Roberto, lo stesso che l'anno successivo porterà sempre in giallorosso il difensore Ronaldo Marconato, super-meteora scomparsa poi praticamente nel nulla. Nonostante il buon momento dei giallorossi, Vagner con la Roma riesce soltanto a collezionare 11 presenze: del resto l'atipico brasiliano, tutto tackle e rottura a centrocampo, non è proprio il prototipo del giocatore zemaniano. Nell'estate del 1998 la Roma lo parcheggia in Brasile, al Vasco da Gama (che era sul punto di acquistarlo del tutto per 7 milioni di dollari!), e successivamente al Sao Paulo. Ma l'esperimento non dà risultati soddisfacenti: il club brasiliano, nell'estate del 2000, lo rispedisce al mittente senza tanti complimenti. La Roma, che aveva anche dimenticato di averlo tra i tesserati, lo cede frettolosamente al Celta Vigo, che per ottenerlo rinuncia perfino a prendere Claude Makelele (quando si dice la lungimiranza), il quale dunque passa al Real Madrid. Vagner gioca comunque tuttora con Il Celta, del quale costituisce uno dei maggiori punti di forza. E della sua esperienza in Italia parla raramente.
(Foto Raisport)